ECE R44: la vecchia normativa sui sistemi di ritenuta
A partire da settembre 2024 la ECE R44 non è più in vigore; l'unica normativa di riferimento per i seggiolini auto è la normativa ECE R129. Attualmente possono dunque essere venduti solo seggiolini auto conformi al nuovo standard ECE R129, che prevede prove di omologazione più impegnative e complete, tra cui una prova di impatto laterale non obbligatoria nella norma ECE R44/04, nonché l'uso in senso contrario di marcia per almeno 15 mesi, prolungando il tempo minimo rispetto alla norma precedente.
Tuttavia se il seggiolino omologato ECE R44 è stato acquistato entro il 31 agosto 2024, questo può essere tranquillamente utilizzato per tutto il tempo previsto dalla categoria di peso e fino alla data di scadenza del modello.
Ecco in breve, i vari passaggi di dismissione della vecchia norma.
Dismissione della normativa ECE R44:
- da settembre 2023 non sono stati più prodotti o esportati seggiolini omologati ECE R44
- fino ad agosto 2024 sono stati venduti i seggiolini ECE R44
- da settembre 2024 non possono essere più venduti, ma se un genitore ha acquistato un seggiolino omologato ECE R44 entro agosto 2024, può comunque utilizzarlo tranquillamente per tutta la durata prevista dalla categoria di peso del seggiolino auto, perché mantiene la legalità ed è sicuro da utilizzare per i minori.
Ma esattamente cosa prevedeva la vecchia normativa?
Sommario
Nelle 100 pagine della Legge ECE R44 vengono affrontati diversi temi inerenti all'omologazione del seggiolino auto, alla sua installazione ed addirittura alla sua composizione chimica. A questo proposito vi ricordiamo che la presenza di sostanze nocive e tossiche, non a caso, è uno dei parametri che si valutano durante i Test delle associazioni indipendenti come ADAC e Tcs.
Aggiornamento 2017: le regole sui rialzi
I rialzi auto per bambini vengono definiti dalla normativa come "cuscini ausiliari" in quanto sono dei sistemi di ritenuta parziali (non sono dotati di cinture di sicurezza integrate, ma si utilizzano le cinture di sicurezza dell'auto per assicurare il bambino e il seggiolino stesso) e possono essere con o senza schienale.
La funzione di questi seggiolini auto, indicati per i bambini dai 15 ai 36 kg, è quella di alzare letteralmente il piccolo viaggiatore alla giusta altezza per poter utilizzare correttamente le cinture di sicurezza dell'auto.
Omologati per il Gruppo 2 (dai 3 ai 6 anni circa) ed il Gruppo 3 (dai 5 ai 12 anni circa), i rialzi possono essere anche delle semplici alzatine o booster sprovvisti di schienale e vengono spesso preferiti ai seggiolini auto "tradizionali" perché più pratici da spostare e soprattutto più economici.
E la sicurezza? Con i rialzi senza schienale il bambino non è protetto dagli urti laterali e spesso le cinture dell'auto non sono all'altezza corretta, con tutti i pericoli che questo comporta.
Da qui la necessità di un aggiornamento della normativa europea ECE R44/04:
"Tutti i bambini con un'altezza inferiore ai 125 cm dovranno obbligatoriamente utilizzare un seggiolino auto dotato di schienale."
L'aggiornamento della normativa è in vigore da gennaio 2017. I modelli in commercio di rialzi senza schienale per i bambini sotto i 125 cm di altezza e precedenti a questo aggiornamento, resteranno comunque in vendita e potranno essere ancora usati per un periodo di tempo ancora da definire.
FOCUS: I rialzi auto per bambini: cosa sono e quando vanno utilizzati
I gruppi di peso. Come vengono catalogati i seggiolini auto
La normativa ECE R44/04 suddivide le tipologie di seggiolini in base al peso del bambino; secondo questo criterio 5 sono i gruppi di peso definiti dalla Legge:
- Gruppo 0: per bambini di peso inferiore a 10 kg.
- Gruppo 0+: per bambini di peso inferiore a 13 kg.
- Gruppo 1: per bambini tra 9 e 18 kg.
- Gruppo 2: per bambini tra 15 e 25 kg.
- Gruppo 3: per bambini tra 22 e 36 kg.
Seggiolini auto Gruppo 0: le navicelle
(per bambini dalla nascita sino a 10 kg - fino a 9 mesi circa)
Le navicelle omologate auto adatte per i neonati, poiché permettono al bambino di viaggiare in posizione distesa.
La norma prevede la possibilità di usare le navicelle solo se sono “omologate auto” e se vengono agganciate al sedile del veicolo tramite un kit di sicurezza, integrato alla navicella o venduto separatamente che permette l’installazione della navicella tramite l’aggancio di tali componenti alle cinture di sicurezza del veicolo sui sedili posteriori dell’automobile; la navicella viene perciò collocata in senso trasversale facendo dunque viaggiare il bambino parallelamente allo schienale del sedile sul quale è ancorata. Il bambino viene poi assicurato alla navicella tramite delle cinture integrate alla navicella stessa. Alcune navicelle, invece, vengono installate con la base auto Isofix, di solito disponibile come optional.
Osservazioni: la navicella omologata auto permette al neonato di stare completamente sdraiato, una posizione più adatta per la schiena dei più piccini ma, rispetto al seggiolino auto, non è molto indicata in termini di sicurezza in auto. A parte rari casi, le navicelle omologate auto sono spesso sconsigliate proprio perché non ritenute sicure a causa della posizione trasversale rispetto al senso di marcia che, in caso di incidente, non proteggerebbe adeguatamente testa e collo del bambino. Meglio per i viaggi in auto optare per un seggiolino del Gruppo 0+.
Seggiolini auto Gruppo 0+: gli ovetti
(per bambini dalla nascita sino a 13 kg - fino a 12-14 mesi circa)
I sistemi di ritenuta di questo Gruppo, i cosiddetti ovetti per neonato, comprendono la fascia di peso da 0 a 13 kg. Rispetto alle navicelle questi possono essere posizionati anche sul sedile anteriore, SEMPRE in senso contrario di marcia fino ai 13 kg e con l'obbligo di disattivazione dell'airbag, se presente.
L'ovetto può essere agganciato al sedile dell'auto in due modi:
- tramite le cinture di sicurezza dell'auto;
- tramite basi indipendenti agganciabili mediante le cinture dell'auto o mediante sistema ISOFIX.
Come per le navicelle anche per gli ovetti sono previste le cinture di sicurezza integrate per assicurare il bambino al seggiolino stesso.
Inoltre la maggior parte degli ovetti, fa spesso parte dei componenti inclusi nei cosiddetti sistemi modulari, come i passeggini trio. Questo li rende predisposti per essere sganciati dall'auto ed essere poi agganciati direttamente sul telaio del passeggino, senza scomodare il bambino magari in piena fase nanna, così da renderli un’ottima soluzione anche per il passeggio.
Seggiolini auto Gruppo 1: le poltroncine
(per bambini da 9 a 18 kg - da 9 mesi a 4 anni circa)
La normativa di omologazione ECE R44/04 stabilisce che, superati i 9 kg del bambino, i seggiolini possono viaggiare in senso di marcia. Del Gruppo1, fanno parte quei seggiolini indicati dai 3 mesi ai 4 anni circa: essi possono essere installati sul sedile posteriore o anteriore (in questo caso tenendo attivo l’airbag e arretrando il più possibile il sedile dell’auto).
L'aggancio sul sedile dell'auto avviene attraverso le normali cinture di sicurezza o tramite sistema ISOFIX (+ top tether o piede di supporto come terzo punto di aggancio).
Come per i gruppi 0 e 0+ anche qui il bambino viene poi a sua volta assicurato sul seggiolino con le cinture di sicurezza integrate sullo stesso.
Seggiolini auto Gruppo 2: i rialzi con schienale
(per bambini da 15 a 25 kg - da 3 a 6 anni circa)
Vengono comunemente detti "rialzi auto" perchè permettono appunto al bambino di essere rialzato alla giusta altezza per consentire l’utilizzo delle cinture di sicurezza degli adulti, e non più quelle integrate del seggiolino auto.
Dal 2017 è stato introdotto, come detto, un aggiornamento alla normativa R44: tutti i bambini con un'altezza inferiore ai 125 cm dovranno obbligatoriamente utilizzare un seggiolino auto dotato di schienale. Prima di questo aggiornamento il Gruppo 2 (per bambini da 15 a 25 Kg) poteva essere anche senza schienale.
Seggiolini auto Gruppo 3: i rialzi con o senza schienale
(per bambini da 22 a 36 kg - da 5 a 12 anni circa)
Come i seggiolini del gruppo precedente questi sistemi di ritenuta sono dei rialzi dai quali, in questo caso, possono essere assenti schienale e braccioli (i cosiddetti booster o alzatine), anche se questi componenti garantiscono una maggiore sicurezza e protezione da eventuali impatti laterali.
Vi ricordiamo che alcuni sistemi di ritenuta possono coprire contemporaneamente varie fasce di peso e possono perciò essere usati per tutti i gruppi di cui fanno parte. Ecco i multigruppo più diffusi:
- Seggiolini auto dalla nascita a 4 anni
Fino ai 9 kg deve viaggiare in senso contrario di marcia come impone la legge. Superato questo limite, è possibile orientarlo in senso di marcia. - Seggiolini auto dai 15 mesi ai 12 anni
Sono dei seggiolini che, seguendo l’aumento del peso e l’età del bambino, si trasformano dal Gruppo 1, che include ancora il sistema di cinture integrato nel seggiolino stesso, in rialzi del gruppo 2 e 3, dove, come già spiegato, il bambino verrà assicurato tramite la cintura di sicurezza del veicolo. Vengono quindi ancorati al veicolo tramite le cinture di sicurezza del veicolo o tramite sistema “fix” (aggancio Isofix + cinture di sicurezza) e viaggiano in senso di marcia. Hanno le cinture di sicurezza integrate a tre o cinque punti (per il Gruppo 1) che si smonta quando il bambino cresce (Gruppi 2 e 3). - Rialzi auto
Sono i rialzi con o senza schienale che si installano con le cinture di sicurezza a tre punti del veicolo (che assicurano anche il bambino al seggiolino stesso). Molti modelli hanno anche i ganci Fix (ovvero gli agganci Isofix).
Quando si può passare da un Gruppo all’altro?
È importante sottolineare come il passaggio da un gruppo all’altro debba essere effettuato quando ci sono effettivamente le condizioni che lo rendono necessario:
- peso del bambino;
- altezza del bambino;
- posizione delle cinture.
Il primo parametro da tenere in considerazione è sicuramente il peso del bambino che deve rientrare nella fascia definita dal Gruppo di omologazione del seggiolino auto che si sta utilizzando.
L’altro parametro è la giusta altezza delle cinture di sicurezza; tra la spalla del bambino e la cintura di sicurezza devono passare 2 dita (2 cm circa), come illustrato nell’infografica qui sotto:
Compatibilità dei seggiolini con le auto
Nel testo normativo vengono anche stabilite le modalità di posizionamento e fissaggio del seggiolino auto sul veicolo che ne determinano la categoria di appartenenza:
Categoria universale
il sistema di ritenuta si aggancia solo attraverso la cintura di sicurezza del veicolo, alla maggior parte dei posti a sedere dell'auto (laterali, centrale, posteriori, anteriore). Naturalmente anche le cinture dell’auto devono essere a norma, ovvero conformi al Regolamento n. 14 che tratta la robustezza e la posizione degli ancoraggi delle cinture e all'ECE R16 che specifica le caratteristiche che devono avere le cinture stesse.
Categoria limitata
il seggiolino è agganciato sempre attraverso la cintura di sicurezza per adulti, ma solo su sedili specifici designati dal costruttore del veicolo.
Categoria semi universale
il sistema di ritenuta viene agganciato al sedile auto attraverso agganci inferiori la cui compatibilità è da verificare con la tipologia di automobile. I seggiolini auto Isofix, ad esempio, prevedono l’installazione con un piede di supporto ("support leg") da fissare al pavimento dell'auto. In questo caso non è possibile l'installazione in tutti i veicoli, per questo è necessario controllare la compatibilità con la propria auto prima di effettuare l’acquisto del seggiolino auto.
Categoria per veicoli specifici
il seggiolino deve essere usato su veicoli speciali (in questi l'aggancio avviene per mezzo di componenti specifici progettati dal costruttore per quel determinato tipo di veicolo o agganci specifici previsti dal sistema di ritenuta) oppure come sistema di ritenuta integrato (inteso come seggiolino auto direttamente integrato nel sedile posteriore del veicolo da utilizzare in combinazione con le cinture di sicurezza (dell'auto o in alcuni casi del medesimo seggiolino) e, a volte, anche con un tavolino di sicurezza.
L'omologazione di un seggiolino auto
Altro punto affrontato dalla norma è l'omologazione, ovvero la conformità del sistema di ritenuta alle norme in vigore. Affinchè il produttore si veda riconosciuta tale conformità deve sottoporre il prodotto al vaglio di enti certificati presenti in tutta Europa (in Italia è il CSI di Milano) che basandosi su descrizione tecnica del prodotto corredata di disegni e specifiche sui materiali utilizzati, sui campioni del prodotto, su modalità di imballaggio, decide se ritenere il prodotto idoneo.
A questo si aggiungono le varie prove alle quali sottoporre il sistema di ritenuta per verificarne il grado di sicurezza. Si tratta delle prove statiche e dinamiche (ovvero i crash test) che analizzano il seggiolino auto in base a diversi parametri:
- corrosione, assorbimento energia, ribaltamento;
- accelerazione toracica, penetrazione addominale, resistenza alla temperatura.
Anche i componenti del seggiolino sono sottoposti a test: fibbia, dispositivo di regolazione, cinghie, dispositivo di esclusione.
In linea di massima le prove, dinamica e statica, oggetto dei crash test valutano il seggiolino nei suoi componenti e nella sua "reazione" in caso di impatto laterale e frontale. Da sottolineare che la ECE R44/04 non prende in considerazione gli impatti laterali, cosa che invece avviene con la nuova normativa UN/ECE R129 "i-Size".
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