Tata Pad, l'anti abbandono con intelligenza artificiale
La legge “salvabebè”, che rende obbligatori i dispositivi anti abbandono per chi trasporta in auto bambini di età inferiore ai 4 anni, è entrata in vigore il 7 novembre scorso, dopo che, in un apposito regolamento, sono stati definiti i requisiti tecnici e funzionali che i produttori devono rispettare. In base a tipo di alimentazione, compatibilià con il seggiolino auto e altre caratteristiche tecniche è possibile dunque, finalmente, scegliere il dispositivo anti abbandono più adatto.
Fra le proposte disponibili in commercio, Tata Pad, il dispositivo prodotto dall’azienda Filo, si distingue per essere il primo cuscino salva-bebè dotato di Intelligenza Artificiale.
In foto il dettaglio di Tata Pad
Questa caratteristica lo rende in grado di capire e valutare le mutevoli situazioni di pericolo, adeguando i propri sistemi d’allarme per garantire sempre la massima sicurezza del bambino. Grazie ai suoi speciali sensori, quindi, rileva la presenza del bambino a bordo e avverte il genitore se il piccolo viene lasciato da solo all’interno dell’auto.
I punti di forza di Tata Pad
Interamente realizzato in Italia, questo speciale cuscino, oltre ad essere l’unico dotato di Intelligenza Artificiale, ha alcune caratteristiche peculiari:
- è compatibile con tutti i modelli e i gruppi di seggiolini auto
- ha 3 livelli di allarme
- funziona senza Sim Card
- possibilità di inviare SMS e chiamate anche con smartphone spento, scarico, senza campo o dimenticato in auto
- ha due batterie sostituibili
- è sfoderabile e lavabile.
Come funziona Tata Pad?
Il cuscino va posizionato sul seggiolino auto e si attiva automaticamente grazie ai suoi sensori capacitivi che rilevano la presenza del bambino. Poi, va collegato con l’app impostata con i contatti di emergenza.
Nell'immagine un dettaglio di come si installa Tata Pad
Se il genitore si allontana dall'auto con lo smartphone, lasciando il bambino a bordo, Tata Pad invia una prima notifica sonora sullo smartphone. Da questo momento il conducente ha 3 minuti di tempo per poter svolgere attività come fare benzina o scaricare le buste della spesa in totale serenità e senza ulteriori allarmi.
Il funzionamento di Tata Pad
Se, passati i 3 minuti, il conducente non è tornato a bordo, riceverà un secondo allarme sonoro per 30 secondi (anche se ha lo smartphone in modalità silenziosa).
Se l’allarme non viene disattivato entro 60 secondi, il centralino virtuale invia un SMS o lancia una chiamata di emergenza ai 5 numeri preimpostati con le coordinate GPS del luogo dove si trova l’auto.
Tutte le segnalazioni inviate da Tata Pad per dare l'allarme
Il dispositivo segnala, inoltre, se il bambino viene posizionato sul seggiolino ma lo smartphone del genitore è stato dimenticato, è scarico o spento oppure non prende, avvertendolo tramite un suono intermittente per ricordarlo di portarlo con sé, caricarlo o accenderlo (un po' come avviene con le cinture di sicurezza).
Grazie alla sua Intelligenza Artificiale, Tata Pad è in grado di capire se il genitore con il bambino a bordo è in viaggio o fermo: se il bambino è a bordo nell’auto completamente fermo da più di 10 minuti e lo smartphone è comunque connesso tramite bluetooth al dispositivo, allora probabilmente il genitore ha parcheggiato lasciando lo smartphone in auto. In questo caso, Tata invierà una notifica allo smartphone chiedendo che tutto sia sotto controllo. Se non riceverà conferma, avviserà i contatti di emergenza.
In foto l'app di Tata Pad installata su smartphone
In un altro caso ancora, quando il bambino è a bordo e lo smartphone si spegne improvvisamente perché scarico, Tata Brain - il server che si comporta come un centralino virtuale - invia una chiamata di sicurezza ai contatti selezionati, avvisandoli del fatto che il bambino risulta a bordo, ma che Tata non riesce più a comunicare con lo smartphone del conducente.
Come si installa Tata Pad?
Per l’installazione sono necessari solo pochi minuti.
Occorre, innanzitutto, scaricare l’app da Apple Store o Google Play e poi seguire alcune semplici istruzioni per connettere il dispositivo con la stessa app via Bluetooth. Durante il collegamento, sarà possibile impostare fino a 5 numeri fidati da contattare in caso di emergenza.
Infografica ufficiale di Tata Pad
Se ci dovesse essere una situazione di pericolo, il centralino virtuale provvederà ad avvisarli della posizione dell'auto con il bambino dentro.
Secondo gli sviluppatori di Filo, proprio il centralino virtuale è garanzia assoluta di sicurezza perché, a differenza di altri dispositivi, Tata Pad è l'unico che può inviare SMS e chiamate di emergenza anche con smartphone spento, scarico, dimenticato in auto o senza campo.
Perché risponde a tutti i requisiti previsti dal regolamento annesso alla legge Salvabebè?
Sono tre i motivi per cui Tata Pad rispetta tutti i requisiti previsti dal regolamento che accompagna la legge entrata in vigore in ogni sua parte lo scorso 7 novembre
- ha un sensore che si attiva in automatico non appena rileva il bambino a bordo
- si connette automaticamente allo smartphone del conducente via Bluetooth dopo essersi attivato
- con il Bluetooth accidentalmente spento, Tata inizia a suonare automaticamente per ricordare al genitore di attivarlo.
L'avviso che arriva sul cellulare
Quanto costa Tata Pad?
Il cuscino dotato di Intelligenza Artificiale Tata Pad è disponibile dal 18 novembre al prezzo consigliato al pubblico di 89,90 euro, ma i produttori lo mettono in vendita a prezzo ribassato per un tempo limitato a 59,90 euro per far fronte al mancato contributo fiscale di 30 euro.
Intervista al fondatore Andrea Gattini
Abbiamo intervistato Andrea Gattini, CMO, founder & Growth di Filo (nella foto con gli altri fondatori di Filo srl), per farci spiegare, nel dettaglio, il prodotto Tata.
Di cosa si occupa l'azienda Filo e perchè avete deciso di produrre un dispositivo anti abbandono?
«Filo srl è nata a settembre 2014 con l'obiettivo di aiutare le persone a rimanere sempre accanto a ciò che amano. Quando a marzo di quello stesso anno, io, Giorgio, Lapo e Stefania ci siamo conosciuti, non avevamo la minima idea di dove saremmo arrivati a distanza di cinque anni. Sapevamo, però, che avremmo dovuto fare un passo alla volta ed il nostro primo passo è stato un piccolo portachiavi bluetooth (Filo Tag) che aiuta le persone a ritrovare i propri oggetti con un'app.
Per noi Filo Tag è stato una vera e propria palestra da cui abbiamo imparato moltissimo e che ci ha permesso di diventare una realtà strutturata di 20 dipendenti in meno di 5 anni; ma quello che le persone amano non sono certo gli oggetti. E allora, dopo alcuni tentativi di dispositivi indossabili progettati nel 2016, a marzo 2018 abbiamo concepito Tata Pad, che consideriamo come l'evoluzione naturale della nostra missione aziendale».
Qual è la filosofia che distingue Tata Pad?
«Affrontare il problema dei bambini deceduti perché lasciati da soli in auto non è stato facile. Esistono tante cause per cui questo accade e noi dovevamo costruire una soluzione solida, in grado di rispondere efficacemente ad ognuna di queste.
L'amnesia dissociativa, infatti, è solo una delle cause (che concorre per il 53% dei casi in cui si è verificato il decesso). Ma per circa il 20% dei decessi il genitore ha lasciato consapevolmente il bimbo in auto, ignorando il rischio dell'ipertermia. Questo fa capire come un semplice allarme sonoro emesso dal dispositivo quando si termina il viaggio, non può essere sufficiente (perché verrebbe ignorato dal genitore). Per questo motivo Tata Pad ha 3 livelli di allarmi intelligenti in grado di avvisare il genitore e, quando è necessario, anche i contatti di emergenza.
Questi allarmi si attivano SOLO se c'è un effettivo pericolo di abbandono e non quando si sta semplicemente facendo benzina con il bimbo a bordo. Tutto questo è possibile grazie a Tata Brain®, un server che agisce come se fosse un centralino virtuale in grado di chiamare automaticamente il genitore o i contatti di emergenza anche nel caso in cui dimentichi lo smartphone in auto».
La circolare ministeriale che rende la legge effettiva in ogni sua parte già dal 7 novembre ha spiazzato molti produttori. Voi come vi siete comportati nei confronti di chi aveva preordinato il vostro dispositivo?
«Da sempre abbiamo adottato una politica di trasparenza e correttezza per i genitori. Abbiamo avviato, infatti, la produzione di Tata Pad solo dopo la firma del decreto attuativo, proprio per essere sicuri di immettere sul mercato un prodotto conforme alla legge.
Questa nostra scelta, a seguito dell'avvio improvviso dell'obbligo sui dispositivi, ci ha impedito di consegnare Tata Pad entro il 7 Novembre ai genitori che lo avevano già preordinato. Per questo, abbiamo deciso di farci carico del rischio multe prevedendo un rimborso dell'importo della contravvenzione a tutti quei clienti che saranno multati PRIMA di ricevere Tata Pad».
Il tema dell'universalità dei dispositivi è molto dibattuto in questi primi giorni dall'entrata in vigore della legge. Tata è un dispositivo che possiamo definire universale?
«Tata Pad è stato concepito per essere universale e per dare ai genitori la possibilità di scegliere se sostituire il seggiolino oppure adattarlo ai nuovi standard di sicurezza senza sostenere il costo di dover combiare il proprio sistema di ritenuta. L'esigenza è nata anche perché lo stesso Giorgio, socio e amministratore, è papà di 4 figli, di cui due sotto i 4 anni.
Per verificare il suo carattere di universalità abbiamo eseguito decine di crash test su varie categorie di seggiolini, sia quelli omologati secondo la normativa ECE R44 che ECE R129, e TUTTI i crash test hanno dato esito positivo, ovvero hanno mantenuto l'omologazione anche durante l'utilizzo di Tata Pad».
L'Italia è il primo Paese ad aver reso obbligatori i dispositivi anti abbandono. Crede che questo aprirà la strada per legislazioni simili anche negli altri paesi dell'Ue? Siete pronti a espandervi anche oltre confine?
«L'adozione della legge in Italia è stata accolta positivamente anche fuori dal nostro paese e ha portato all'attenzione di molti la necessità di trovare aiuti tecnologici per risolvere o quanto meno ridurre questo triste fenomeno.
Dal giorno in cui abbiamo concepito Tata Pad abbiamo sempre guardato anche oltre i confini nazionali perché il bisogno è reale e non certo circoscritto esclusivamente all'adozione di una legge. Negli ultimi 40 giorni siamo stati a Colonia, Berlino e Lisbona per mostrare a tutti la nostra tecnologia durante fiere di settore e a gennaio saremo negli USA, dove questo problema è molto più diffuso che in Italia.
Noi vogliamo rispondere "presenti!" anche fuori dall'Italia e, infatti, Tata Pad ha già catturato l'interesse di molte aziende estere che stanno riconoscendo la solidità e la qualità della nostra tecnologia, prendendola come punto di riferimento per sviluppare prodotti sempre più efficaci sul tema».