Neonati e bimbi prematuri in auto: consigli utili
L’emozione di portare in casa il bambino per la prima volta, lasciando l’ospedale, resta uno dei ricordi più intensi e memorabili per ogni neo genitore. Ecco allora che, così come si predispone tutto con dedizione e amore per accogliere la nuova vita in casa, allo stesso modo occorre fare molta attenzione al primo viaggio in auto in compagnia del neonato.
I sistemi di ritenuta per neonati - i cosiddetti ovetti - sono studiati proprio per essere dei gusci protettivi durante i primi viaggi dei bimbi appena nati e nei primi mesi di vita, e sono obbligatori per legge, proprio perché sono l’unico modo per assicurare viaggi protetti a bordo di un'auto.
Tra tutti i prodotti per la prima infanzia, il seggiolino auto per neonati è, allora, indispensabile e obbligatorio per ogni neo genitore, proprio perché deputato al trasporto in auto dei bimbi fin dal primissimo ed emozionante viaggio dall’ospedale a casa, quando finalmente inizia la straordinaria vita insieme.
L’ovetto: il seggiolino auto per neonati
In Italia, l’articolo 172 del Codice della Strada impone l’utilizzo di un sistema di ritenuta per bambini fino a 150 cm di altezza: è dunque obbligatorio utilizzare un seggiolino auto per il tuo bambino, fin da neonato. Si può scegliere un seggiolino auto (ovetto) con omologazione ECE R44/04 Gruppo 0+ (da 0 a 13 Kg) o omologato ECE R129 i-Size da installare sempre in senso contrario di marcia.
Molti genitori optano per l’acquisto di un sistema modulare, che include, oltre al passeggino e alla navicella, anche l’ovetto (e la sua base auto se prevista) che potrà essere utilizzato non solo in auto ma anche agganciato sul telaio. In tal caso, è buona norma valutare prima dell’acquisto le caratteristiche di ogni componente, non solo quelle del passeggino cui spesso si tende a dare maggiore importanza, ma anche e soprattutto quelle dell’ovetto, proprio perché il suo utilizzo è legato a una situazione di “maggiore rischio” per la salute del bambino, cioè il trasporto a bordo di un’auto in movimento.
L’ovetto sarà un luogo sicuro e protetto, grazie alla presenza di appositi materassini riduttori meticolosamente studiati per garantire la migliore postura al neonato, la stabilità della testa e la corretta inclinazione del corpo, in modo da agevolare la sua regolare respirazione. Il materassino riduttore è di vitale importanza specie se il bimbo è molto piccolo, perché in tal caso avrà bisogno di una protezione in più da urti e scosse tipiche del trasporto in auto.
Negli ultimi anni, si è aperta la nuova frontiera degli ovetti reclinabili che assicurano protezione massima e la ricerca di una posizione quanto più distesa possibile, allineando schiena e gambe in modo quasi orizzontale, per viaggi piacevoli e sicuri.
Ogni genitore può quindi scegliere tra una vasta gamma di soluzioni, che possono dipendere dalle esigenze specifiche familiari, dal budget e dalle abitudini di vita e non ultimo, dalle necessità del piccolo appena nato.
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Come comportarsi in caso di nascita prematura?
I bambini che nascono pretermine, cioè indicativamente tra le 34 e le 37 settimane, prima del completamento di tutto il periodo gestazionale, possono presentare dei differenti livelli di prematurità in base, appunto, all’età gestazionale. Potrebbero presentare alla nascita alcuni organi non ancora completamente sviluppati, proprio perché non hanno avuto il tempo di crescere per il giusto tempo in ambiente uterino. Il periodo di permanenza in ospedale dei bimbi prematuri varia di caso in caso, oscillando da pochi giorni ad alcuni mesi nei casi più delicati.
Ecco allora che l’uscita dall’incubatrice deve essere la meno traumatica possibile, quindi è molto importante che il piccolo sia trasportato nel massimo del confort e della sicurezza, a bordo di un sistema di ritenuta che gli possa assicurare una buona postura, il giusto calore e la più ampia protezione.
È necessario allora seguire qualche accorgimento in più poiché il piccolo potrebbe avere dei problemi di respirazione specie se la testa dovesse ciondolare in avanti. Molti studi hanno infatti evidenziato che in bambini così piccoli, i problemi respiratori possono essere accentuati dal fatto che i muscoli del collo non sono forti abbastanza da impedire alla testolina di piegarsi. È buona prassi, allora, come già accade in alcuni ospedali, fare delle prove mettendo il bimbo prematuro all’interno di un ovetto dotato di un apposito materassino riduttore ergonomico, qualche giorno prima delle dimissioni, proprio per monitorare i suoi parametri in un ambiente sicuro come quello ospedaliero e tenere sotto controllo medico la sua reazione.
Alcuni ovetti sono appositamente studiati per bambini prematuri, perché dotati di un cuneo che migliora la posizione della schiena, più distesa e orizzontale. Come accennato, vanno in questa direzione anche gli ovetti reclinabili, ormai molto diffusi in commercio.
Per i primi tempi e fino a quando il neonato non raggiunge un’adeguata tonicità muscolare, dietro consiglio medico si potrà allora verificare se sia preferibile il trasporto in posizione orizzontale all'interno di un ovetto con apposito riduttore e magari reclinabile oppure all’interno di una navicella omologata per l’auto.
Le navicelle omologate auto
Le "navicelle” omologate auto sono adatte per i piccolissimi, si posizionano esclusivamente sul sedile posteriore dell’auto trasversalmente al senso di marcia. In particolare, le navicelle omologate secondo la normativa ECE R44/04 si agganciano al sedile con le cinture di sicurezza del veicolo tramite componenti aggiuntivi, i cosiddetti “kit di sicurezza”, che possono essere già integrati oppure venduti separatamente. I “kit di sicurezza” comprendono anche le cinturine interne alla navicella per assicurare a sua volta il bambino. Alcune navicelle invece vengono installate con la base auto Isofix, di solito disponibile come optional.
Da alcuni anni esistono in commercio navicelle (omologate ECE R129 i-Size) che si installano in auto utilizzando apposite basi con omologazione i-Size, la normativa europea più recente che impone severe regole e prescrizioni per garantire il più alto standard di sicurezza in caso di impatti laterali.
Nella navicella il neonato può stare completamente sdraiato, una posizione più adatta per la schiena dei più piccini ma, rispetto al seggiolino auto, non è molto indicata in termini di sicurezza in auto. A parte rari casi, le navicelle omologate auto sono spesso sconsigliate proprio perché non ritenute sicure a causa della posizione trasversale rispetto al senso di marcia che, in caso di incidente, non proteggerebbe adeguatamente testa e collo del bambino. Per i viaggi in auto, meglio optare per l'ovetto.
Neonati in auto: le regole da seguire
Concludiamo con un vademecum utile per tutti i neo genitori, per affrontare con consapevolezza e serenità i primi viaggi in auto dei neonati:
- non tenere mai il bambino tra le braccia quando si viaggia in macchina: è molto pericoloso, poiché con un arresto improvviso non si riuscirebbe in nessun caso a trattenerlo con conseguenze molto gravi
- fare delle prove di installazione del sistema di ritenuta scelto qualche giorno prima dell’uscita del piccolo dall’ospedale, in modo da avere la tranquillità che non ci siano problemi nel momento del reale primo utilizzo
- se il bambino è nato prematuro o è molto piccolo, assicurarsi di acquistare un seggiolino auto con un riduttore ergonomico o indicato per bambini prematuri, adatto alla fisionomia del piccolo
- assicurarsi che nell’abitacolo dell’auto ci sia la giusta temperatura, non troppo calda in estate e non troppo fredda in inverno, predisponendo se necessario una coperta per tenere al caldo il piccolo, evitando di coprirlo con giacche imbottite o ingombranti che potrebbero compromettere il corretto funzionamento delle cinture di sicurezza
- munirsi di tendine parasole per evitare la luce eccessiva
- evitare di viaggiare da soli in auto con il neonato e preferire sempre la presenza dietro, al suo fianco, specie nei primi viaggi, di mamma o papà, per controllare che respiri bene, specie se gli spostamenti sono prolungati
- posizionare l’ovetto sul sedile posteriore dell’auto, luogo più sicuro rispetto al sedile anteriore; se possibile, preferire la posizione centrale posteriore, in assoluto la più sicura in caso di impatto o in alternativa, optare per quella laterale destra, sempre sul sedile posteriore
- evitare spostamenti in auto superiori ai 30 minuti, almeno per i primissimi giorni di vita.
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