Seggiolini in senso contrario di marcia: perché sono più sicuri?
Più volte abbiamo affrontato il tema del rear facing, ovvero dell'orientamento in senso contrario di marcia del seggiolino auto. Nonostante il livello di sicurezza di gran lunga superiore di questa modalità di viaggio, persiste ancora uno scetticismo, o una scarsa informazione sull'effettiva validità del senso contrario di marcia.
Facciamo qualche puntualizzazione doverosa.
Sommario
Perché è più sicuro il seggiolino in senso contrario di marcia?
Qui occorre scomodare qualche semplice nozione di anatomia e di fisica: la testa del neonato o di un bambino piccolo è, in proporzione, più grande rispetto al corpo e i muscoli e le ossa del collo non sono ancora sviluppati per sostenerne il peso. In caso d'impatto (per leggi fisiche) la testa si muove in avanti con tanta violenza quanto più forte e più "diretta" è stata la collisione e, se negli adulti questo può causare il cosiddetto "colpo di frusta", nei bambini i danni possono essere ben più gravi, se non mortali, proprio per la loro fragilità fisica.
Quando il bambino viaggia in senso contrario di marcia, invece, le forze derivanti da un impatto si distribuiscono su un'area maggiore, ovvero la schiena, e il collo non è più sottoposto ad una forza di trazione molto elevata, in quanto la testa non viene proiettata in avanti.
Quando girare il seggiolino in senso di marcia?
In Italia e nel resto d'Europa, sono aumentati negli ultimi anni i seggiolini auto che permettono di far viaggiare in senso contrario di marcia fino ai 4 anni circa, come avviene ormai da tempo, per esempio, in Svezia.
Nel nostro Paese, secondo la normativa ECE R129 (che ha sostituito definitivamente la vecchia ECE R44 a settembre 2024), è obbligatorio far viaggiare il bambino in senso contrario di marcia fino ai 15 mesi compiuti. I seggiolini omologati invece secondo la ECE R44 (che comunque potranno essere ancora utilizzati anche dopo la dismissione della normativa) devono essere installati in senso contrario fino ai 9 Kg di peso del bambino.
FOCUS - Normativa R129 dei seggiolini auto: ecco tutta la legge
Quali seggiolini viaggiano fronte strada e quali in senso contrario?
Stabilito che con la nuova normativa ECE R129 vige l'obbligo di far viaggiare il bambino in senso contrario di marcia fino ai 15 mesi compiuti, capiamo quali sono le categorie di seggiolini auto ECE R129 (che ricordiamo vengono stabilite in base alla fascia di altezza e non più al peso del bambino) che consentono questa configurazione:
Seggiolini per neonati - fino a 12/15 mesi
Sono più conosciuti come "ovetti per neonati" e sono quei seggiolini omologati per bambini dalla nascita fino a massimo 87 cm di altezza. Questi seggiolini, ovviamente, devono essere installati SEMPRE in senso contrario di marcia.
Seggiolini per neonati e bambini piccoli - fino a 4 anni circa
Fanno parte di questa categoria i seggiolini auto per bambini da 40 a 105 cm e i seggiolini per bimbi piccoli da 60-75 a 105 cm di altezza. Quasi tutti questi dispositivi di ritenuta permettono l'utilizzo in senso contrario di marcia sino ai 105 cm (4 anni circa), prolungando ulteriormente questa posizione di viaggio, e aumentando così la sicurezza in caso di incidente. È comunque possibile rivolgerli in senso di marcia a partire dai 15 mesi compiuti del bambino, come stabilito dalla legge.
C'è da dire inoltre che assistiamo nell'ultimo periodo ad una presa di coscienza sull'importanza del senso contrario di marcia da parte anche delle aziende produttrici, che propongono modelli di seggiolini auto rear facing fino ad un'altezza di 105 cm (che non possono quindi essere mai orientati in senso di marcia).
Se fino a questo momento, dunque, le motivazioni per girare il seggiolino in senso di marcia il prima possibile erano la "scomodità per le gambine del bimbo", "i capricci", il "mal d'auto", oggi è possibile ovviare a tutto ciò scegliendo tra i tanti modelli disponibili sul mercato che garantiscono, oltre al top della sicurezza, anche il top della comodità.
Da dove nasce l'idea del seggiolino auto in senso contrario di marcia?
E se vi dicessimo che tutto ha avuto origine nello Spazio?!
Negli anni '60 il professore svedese Bertil Aldman notò che gli astronauti erano posizionati contromarcia nella navetta spaziale: come mai? Semplice, perché in questo orientamento le forze sostanziali venivano scaricate sulla totalità delle spalle e della schiena degli astronauti: il corpo era quindi meno "stressato".
L'intuizione di Aldman fu quella che anche i seggiolini auto per bambini, come i sedili delle navicelle spaziali, potessero essere progettati allo stesso modo proprio per salvaguardare la salute dei piccoli. Prende vita così nel 1967 il primo prototipo di seggiolino auto per bambini predisposto a viaggiare in senso contrario di marcia.
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